giovedì 23 dicembre 2010

7 - Il bacio

Aprendo gli occhi al mattino Brad pensò che gli sarebbe piaciuto trovare Marta accanto a sé, sentiva il desiderio di abbracciarla e accarezzarla.
Quando Marta aprì gli occhi pensò che spesso le capitava di non volersi alzare al mattino per continuare a sognare, invece oggi si accorse di essersi addormentata senza sogni e di non vedere l’ora di cominciare una nuova giornata.
Fu pronta che erano solo le 8.00 non sapeva quale fosse la camera di Brad ed era certa che non sarebbe venuto a cercarla prima delle 9.00, ancora non si erano dati appuntamento. Scese quindi nella hall per guardarsi un po’ in giro, invece lo incontrò, anche lui alla ricerca di qualcosa da fare per passare il tempo.
Oggi Brad le propose di non camminare: “Se ti va ho trovato una persona che ci farebbe fare il giro della città fino ad Harlem, ma anche Brooklyn, tutto quello che vogliamo. Ci potremmo fermare dove e quando vogliamo e in più ci racconterebbe un po’ di storia della città. Che ne dici?”
“Dico che non potevi avere un’idea migliore! Dopo tutti i chilometri che abbiamo fatto ieri non credo che oggi avremmo potuto ripeterci.”
Brad temeva che Marta avrebbe voluto continuare a soffrire per visitare New York, il fatto che avesse accettato con tanto entusiasmo lo sollevò.
La giornata passò veloce e intensa, Marta sentiva di avere New York nelle proprie mani, poteva vedere tutto quello che desiderava e poi nei giorni successivi si sarebbe dedicata ad approfondire ciò che più l’avrebbe colpita.
Brad e Marta non avevano ancora parlato dei giorni successivi. Quello che stava accadendo fra di loro non era chiaro, Brad non voleva che accadesse niente in modo forzato, veloce, innaturale e Marta era talmente presa dalla città, dai suoi sogni che nemmeno pensava che Brad potesse non farne più parte già dall’indomani.
Brad pensò di essere diretto: “Domani devo essere a Los Angeles!”
Marta non parlò ma il suo sguardo di terrore colpì Brad più di ogni parola e si affrettò ad aggiungere istintivamente, senza nemmeno averlo programmato:”Ti andrebbe di venire con me?”
Marta non si aspettava questa proposta, ma era chiaro che la gradiva e si affrettò a rispondere:”Pensi che non ci sarebbero problemi?”
“No, assolutamente. Mi sono appena trasferito in una casa molto carina, potrei ospitarti, sempre che tu non preferisca stare in hotel…”
Marta sorrise arrossendo, una parte di lei fingeva di non accorgersi di essere attratta da Brad:”Mi farebbe molto piacere…”
Si era creato un certo imbarazzo tra di loro, finora non era mai capitato che restassero senza parole e Brad sentiva più forte dentro di sé il desiderio di quella mattina quindi le si avvicinò lentamente e la baciò.
Marta provava la sensazione meglio descritta dai film quando tutto il mondo attorno scompare e restano solo lui e lei e il loro lungo appassionato inaspettato bacio.
Marta aveva 19 anni ma era ancora molto bambina, per certi versi. Aveva avuto solo Giorgio nella sua vita, nessuna altra storia, sempre con lui dall’età di 15 anni. E la loro storia era cresciuta molto lentamente, avevano saputo assaporare ogni tappa a lungo, senza correre.
Trovarsi abbracciata e baciata dall’uomo più bello e sexy che avesse mai visto era una sensazione nuova, travolgente e, stranamente, senza sensi di colpa.
Era capitato ancora che qualche ragazzo la corteggiasse magari anche insistentemente ma lei era sempre stata irreprensibile, fedele al suo Giorgio, fin troppo intransigente per le sue amiche che la invitavano a vivere altre storie per non pentirsene in futuro.
Adesso, era certa, non si stava pentendo di quello che stava accadendo, anzi avrebbe vissuto questi momenti con tutta la gioia che ne derivava.

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