Successe quindi che le scene girate sul set si ripetessero ancora più intensamente terminate le riprese.
Marta e Jude vennero fotografati mentre si baciavano lungo la strada ad una settimana dall'inizio delle riprese delle scene che li vedevano insieme.
Fu una passione molto fisica, un rapporto travolgente ed intenso in cui le parole avevano un'importanza relativa: non erano alla ricerca di interessi comuni da condividere, di argomenti di conversazione con cui passare ore di discussione, erano alla ricerca di contatto, di eccitazione, di desiderio.
L'attrazione cresceva parallelamente a quella del film ma molto più intensa e non si spense come accadde nel film.
Partirono per l'Italia non appena le riprese furono terminate, lì passarono momenti felici e Marta si fece un po' coccolare dalla famiglia che vedeva così raramente. Jude trovò divertente visitare l'Italia e si sarebbe fermato ancora un po' in quell'oasi di spensieratezza e desiderio ma gli impegni di entrambi li richiamarono in patria in meno di un mese.
Jude aveva firmato contratti per ben quattro film che sarebbe usciti l'anno seguente, il 1997.
Mentre Marta fu prima chiamata per una simpaticissima parte a lei molto congeniale in cui, ancora una volta, interpretava la parte della ragazza lasciata ad un passo dall'altare.
In seguito tornò in Gran Bretagna per girare un film che le piacque dal primo momento in cui lesse il copione e, forse, anche solo dalla lettura del titolo: "Sliding doors"*. Un film che le cambiò drasticamente il taglio di capelli nonché la vita.
Questo film decretò il successo di una ragazza italiana, eletta ormai americana a tutti gli effetti dai fans che l'avevano subito accolta e accorsero numerosi a vederla, in una parte in cui si vedeva ancora lasciata ed umiliata. Il taglio di capelli che adottò fece il giro del mondo, richiesto da milioni di donne sedute sulla poltrona del parrucchiere.
Successe però che anche lei prese la porta sbagliata, anzi aprì il giornale sbagliato, perché vide una foto che ritraeva il suo ragazzo abbracciato ad un'altra.
Jude non aveva sopportato i lunghi periodi di distanza dovuti ai rispettivi impegni, non era tipo da accontentarsi di telefonate appassionate e trepide attese degli incontri.
Era ancora una volta marzo, era passato solo un anno dalle parole che le avevano spezzato il cuore e si ritrovava tra le mani una rivista in cui era evidente che avrebbe dovuto ripartire ancora una volta da capo.
(*)si capisce di chi ancora una volta ha preso la parte...
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