domenica 4 settembre 2011

20 - Italia

Dopo sette anni negli Stati Uniti Marta tornò in Italia.
Per un paio di mesi si ritirò nel suo paese natale dove provò a condurre una vita normale, passando molto tempo con la famiglia e riagganciando i rapporti con i vecchi amici.
Fu un periodo di serenità e calore. Tutti avevano voglia di stare con lei, di sentirsi raccontare la sua vita di star ma Marta spesso preferiva ascoltare i racconti degli amici, le piacque tornare ad essere quella confidente a cui tutti raccontavano i fatti loro.
Marta, però, amava molto il suo lavoro e presto riaccese il telefono e cominciò a valutare alcune offerte che le veniva proprio dall'Italia.
Iniziò un anno veramente intenso: un tour de force. Era impegnata in un film girato in Sicilia, poi si trasferiva per divertirsi a girare un'interessante fiction in Toscana, per riscendere in Puglia per un altro film e risalire in Lombardia per un altro breve sceneggiato. Amava l'Italia, i paesaggi, la gente, la lingua. Ebbe l'occasione di conoscere e incontrare tanta gente. Si scoprì veramente famosa perché poté realizzare tutti i desideri di ragazza ed incontrare tutti i personaggi che avevano animato i suoi sogni di adolescente. L'Italia era un gioco.
Saltava da una festa all'altra, da una città all'altra, girava come una trottola.
In questo turbinio le arrivò anche una proposta veramente particolare, un sogno che aveva fin dall'età di 7 anni quando vide il suo primo Festival di Sanremo. La invitarono a condurre quello spettacolo e si sentì quasi più felice di quando vinse l'Oscar.
Tornare in Italia era stato come tornare bambina.
Forte delle sue "conoscenze" si trovò ad organizzare una manifestazione di grande livello con ospiti internazionali di tutto rispetto.
Al suo fianco comparve anche un attore americano molto importante con il quale aveva avuto pochi contatti.
Si chiamava George e fu a causa di una sua proposta veramente entusiasmante che Marta salutò ancora una volta l'Italia per partire per gli Stati Uniti con una serie di idee da realizzare.

Nessun commento: