lunedì 4 gennaio 2010

CAPITOLO 3

CAPITOLO 3
Il giorno seguente mi sorpresi sempre più spesso a pensare a Nicola, lo confidai alle mie amiche ma non a Silvia, non volevo assolutamente usarla per arrivare al fratello.
Nicola non lo vidi più fino al venerdì quando arrivò mio fratello Tom. Il pomeriggio Tom e Silvia socializzarono molto e la sera uscirono insieme invitando anche me. Non mi andava molto di fare il cosiddetto "terzo incomodo" ma speravo, appunto, di poter vedere Nicola.
Infatti all'appuntamento arrivò anche lui. Lo salutai distrattamente e mi misi a parlare intensamente con Silvia. Poi lei mi prese in disparte: aveva capito tutto.
"Marta, ti sei presa una bella cotta per mio fratello, vero?"
"Insomma..."
"Mi sa che anche lui..."disse sibillina... Silvia mi incoraggiò a lasciar perdere la paura di restare delusa e tentare di scoprire i sentimenti di Nicola.
Silvia mi diventava sempre più simpatica. Tra di noi stava nascendo un'amicizia sincera, mentre le altre ragazze da oggi cominciavano a detestarla. Il fatto che Silvia appena arrivata avesse conquistato Tom la rendeva antipatica alle fans scatenate di mio fratello.
Da qualche anno Tom non passava più le vacanze con la nostra famiglia ma rimaneva in città a lavorare, poi se ne andava in vacanza con i suoi amici. Quest'anno aveva deciso di rimanere in montagna per un paio di settimane per poi andare ad Agosto a Rimini con gli amici, tra cui il solito Denis.
Arrivato il venerdì mattina aveva subito notato Silvia che stava sdraiata a prendere il sole in mia compagnia nel cortile di casa nostra.
La mia amica oltre ad avere un buon carattere era anche una bella ragazza, assomigliava al fratello Nicola...
Apprezzavo particolarmente la sua capacità di adattamento ad ogni situazione: si era ambientata perfettamente, senza per questo essere invadente. Inoltre con lei si poteva dialogare seriamente ma anche lasciarsi andare in discorsi frivoli o in risate fragorose.
Silvia era una ragazza sincera e molto leale, sapeva mettere a proprio agio qualsiasi persona la circondasse ed aveva una spiccata fantasia con la quale sapeva trascinare la compagnia in giochi divertenti e, a volte, un poco folli.
Il nostro gruppo l'aveva accolta con entusiasmo, i tre ragazzi ne erano rimasti affascinati ma essendo più giovani di lei avevano subito abbandonato ogni desiderio di conquista limitandosi ad un'amicizia fatta di risate e tanti scherzi. Noi quattro ragazze ci eravamo subito affezionate alla nuova arrivata: ci isolavamo spesso immergendoci in chiacchere senza fine.
Silvia ed io andavamo sempre più d'accordo e spesso sparivamo insieme e facevamo lunghe passeggiate nelle quali lei portava la sua macchina fotografica con la quale sperimentava il suo sperato futuro da fotografa. Ci perdevamo felici nella natura, lasciandoci trasportare da corse e giochetti infantili.
Quando arrivò Tom, Silvia ne rimase colpita e la sua timidezza nascosta ebbe il sopravvento.
Ma l'allegria di Tom la trascinò in pochissimo tempo e i due scoprirono di divertirsi molto insieme.
Il pomeriggio Tom ci propose un giro in bicicletta e noi accettammo entusiaste sperando di coinvolgere anche gli altri. Purtroppo i nostri amici rifiutarono, piuttosto seccati di vedere Tom e Silvia andare così d'accordo.
Perciò noi tre ci avviamo tra i sentieri incontaminati che costituivano una bella attrazione per i turisti. Passammo una giornata splendida e la sera di demmo il fatidico appuntamento.

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