lunedì 18 gennaio 2010

CAPITOLO 7

CAPITOLO 7

Stavo per imboccare la strada che portava dritta a casa mia ma quando sentii avvicinarsi il rombo della moto, mi fermai a raccogliere qualche fragola per perdere tempo.
Nicola si impiantò davanti a me con la sua moto.
Avrei voluto dirgli di non guardarmi così intensamente perché mi sentivo svenire, ma questa sensazione mi piaceva.
Nicola stava ascoltando la musica con le cuffie ma se le tolse subito. Ero cusiosa di sapere che genere di musica gli piacesse perchiò gli chiesi:"Cosa stai ascoltando?"
"Musica!" non mi aspettavo una risposta così, lo detestavo quando rispondeva in quel modo.
Probabilmente il mio viso aveva tradito i miei pensieri perché Nicola mi chiese:
"Non ti sarai offesa?"Aveva il viso contrariato e ciò mi diede fastidio. Come facevo ad innamorarmi di un tipo come Nicola?
"Per cosa?" gli risposi maliziosa e continuai "Di solito anch'io ascolto la musica con le cuffie quando giro in bicicletta!" Cercavo di essere il più naturale possibile.
Nicola cambiò discorso:"Che avevate tu e la tua amica prima?"
"Niente, Cristina è innamorata!"
"Mah! Hai visto che bella giornata, oggi?"
Cambiò di nuovo discorso.
Comunque aveva ragione. La giornata era splendida: il cielo era terso e c'era un sole splendente che esaltava la vegetazione. Nicola ed io ci perdemmo ad osservare il cielo ma quando abbassai lo sguardo vidi che mi stava guardando.
Gli sorrisi con tantissimo affetto.
"Marta, a volte tratto male le persone, anche quelle che mi stanno più a cuore, però so anche dimostrare quando tengo veramente a qualcuno..." mi tirò dolcemente a sé e mi baciò.
Fu un bacio splendido, mi sentivo così felice tra le sue braccia, mi sentivo protetta e tanto amata!
Rimanemmo abbracciati per un po' e Nicola mi sussurrò:"Ti voglio bene, Marta..."parlai con la voce roca ma ero molto sincera:"Anch'io, tanto..." Mi strinse più forte poi si staccò e si sedette sul prato tirandomi accanto a sé. Mi chiese:"Esci con me stasera?"
"Veramente avrei un'altra idea però forse tu..."mi fermai perché sapevo che Nicola non l'avrebbe gradita ma lui mi fece cenno di continuare.
"Con gli altri del paese volevamo andare a Gardaland. Dista un'ora e mezzo da qui. Pensavamo di andare con la jeep dei miei guidata da Tom, però ci stanno solo sei persone e servirebbe un'altra auto..."
"E tu vorresti che venissi anch'io con la jeep dei miei così ci state tutti?"
"Tutti sì, ma anche tu..."Ebbi un attimo di esitazione perché non sapevo l'età di Nicola, perciò gli chiesi:"Hai la patente, no?"
"Sì, certo."
"Non ti vanno a genio i miei amici?"
"Non li conosco neppure!"
"Appunto, non li vuoi conoscere? Se stasera vieni vedrai come ci divertiremo!"lo guardai con aria supplicante.
"A che ora si partirebbe?"
"Alle sette alla chiesa per decidere!"
"Ma se non vengo io..."
"Silvia ha detto che te lo avrebbe chiesto così se venivi tu si andava, altrimenti niente da fare!"
"Ah! Allora appena arrivo a casa mi devo sentire altre suppliche..."
"Sì, comunque adesso sono le sei e mezzo, dovremmo forse andare a casa." Non sapevo se Nicola avrebbe ceduto ma non volevo insistere. Perciò lo salutai:"Se vieni ci vediamo tra poco, altrimenti..."Mi alzai in fretta e mi incamminai verso casa mia, Nicola non mi aveva salutato, pensai che probabilmente non l'avrebbe fatto. E così fu. Lo sentii accendere la moto ed allontanarsi velocemente.

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